Sentirsi parte integrante di una grande famiglia sia a livello emotivo che pratico e impegnarsi in concreto per raggiungere insieme degli obiettivi condivisi dai membri del gruppo.
Il progetto comune deve essere condiviso da tutti i membri e sentitto come proprio e non di una sola persona. L’idea del progetto può nascere anche da una persona ma si sviluppa e viene condivisa, arricchita a volte stravolta per essere migliorata dai membri, a fine di portare ricchezza a tutto il gruppo. Nessuno controlla nessuno e tanto meno si ha la pretesa sugli altri ma si cerca di avere una comunicazione chiara per poter pianificare, delegare ad ognuno in base alle proprie competenze e lavorare in piena autonomia e armonia rispettando tempi e scadenze di consegna con una certa elasticità. Bisogna essere chiari fin da subito e non sentirsi collaboratori ma cocreatori insieme di risultati comuni che possono essere raggiunti se ogni membro si assume la responsabilità del suo impegno costantemente. Il progetto deve essere sentito come proprio nel profondo da ogni membro, non si tratta di lavorare gratuitamente, ma d’investire parte del proprio tempo in sviluppare qualcosa in cui tutti i membri credono.
Avere successo significa saper unire il proprio talento a quello degli altri, in un viaggio da fare insieme. L’individualismo, nel mondo del lavoro, è un mostro da tenere alla larga, perché rischia di sfociare in competizioni inutili, e a rimetterci, poi, è il risultato finale.
Per questo è importantissimo integrarsi col proprio gruppo e imparare a lavorare unitamente. Ma cosa vuol dire lavorare in gruppo? Scopriamolo attraverso cinque parole chiave.
Coordinamento: coordinarsi è il segreto per muoversi alla stessa velocità senza intralciarsi inutilmente, rispettando tempi escadenze di consegne se pur con una certa elasticità dovuta a imprevisti vari. I membri del team, ognuno con la sua peculiarità, la sua capacità specifica, viaggiano su strade parallele con lo stesso obiettivo comune.
Ascoltarsi: per coordinarsi, però, bisogna assolutamente ascoltarsi. Senza perdersi nel riferire ogni minima virgola che ci passa per la testa. Ascoltarsi significa aggiornarsi quando ce ne è bisogno, per poi continuare da sé. Lavorare in gruppo non significa fare tutto tutto insieme o da soli! Tutti imembri investono il proprio tempo allo stesso modo per il bene del gruppo e non del singolo.
Fiducia: ovviamente, per intraprendere questo viaggio, bisogna imparare a fidarsi. Delegare, capire dove si arriva da soli e dove possono arrivare gli altri, e non controllare con fare un po’ pignolo l’operato degli altri membri. Se si fa parte di un team, la fiducia deve essere necessariamente il collante del gruppo.
Leadership: abbiamo già parlato dei segreti della leadership all’interno del lavoro di team il concetto di leader torna a essere decisivo. In base all’obiettivo, il capogruppo può cambiare, ma deve esserci. E non è una questione gerarchica: si tratta, invece, di organizzazione.
Divertirsi: i colleghi sono le persone con le quali, durante la settimana, si passa più tempo. Imparare a svagarsi insieme, prendendosi qualche pausa, bevendosi un caffè parlando d’altro, è fondamentale per sentirsi uniti, creare gruppo nel vero senso della parola e, alla fine, lavorare meglio.